Prima dell’attesissimo ed infuocato concerto dei Deftones dello scorso 7 Giugno al Live Club di Trezzo sull’Adda (MI) abbiamo scambiato quattro chiacchiere con il bassista ex Quicksand Sergio Vega: in attesa di leggere l’intervista completa ed il live report della serata sul numero di Luglio/Agosto di Suffer Music Mag vi lasciamo con una breve anticipazione ed il video saluto di Sergio!
Ieri avete avuto un day off e avete visitato Milano: avete scattato molte foto che avete postato sul vostro account Instagram…
E’ una città bellissima, o almeno il centro lo è davvero! Ovviamente non abbiamo tempo per visitare le città dove suoniamo in modo esteso ma ieri avevamo un day off e ci siamo divertiti parecchio a girare per la città. Gestisco personalmente il mio account Instagram e a turno anche quello della band e mi piace postare le foto delle città, dei luoghi che visitiamo. Ad esempio a Milano ho postato sul mio account i binari del tram, una cosa che da noi negli States si vede solo in poche città. E poi alcuni scorci delle vie centrali, gli edifici così particolari e storici come ad esempio il Duomo. Tra l’altro sono vegano da anni e sono rimasti assolutamente stupefatto dal numero di ristoranti vegan che ho trovato a Milano: amici mi avevano detto che era difficile trovarne, e invece.. tanti e di ottimi qualità, in uno non siamo nemmeno riusciti a entrare senza prenotazione. E poi mi piace la gente, ogni volta che veniamo da voi torniamo con nuovi amici!
Sempre parlando di social network è impossibile non notare come utilizzate molto Instagram rispetto ad altri canali e in generale prediligete comunicare tramite immagini e aspetto visuali piuttosto che con comunicati, frasi o parole.
Come band amiamo molto che ci sia una componente di mistero nella nostra musica: in questo modo penso che riusciamo a mantenere un legame molto personale con i nostri fan. Abbiamo un ragazzo che si occupa di scattare le foto dei live e della vita on tour ma è più come una sorta di “diario di bordo”, non siamo molto attratti da una descrizione giorno per giorno dei nostri tour. Usiamo i social network della band in modo molto naturale senza trattare argomenti come la politica, la vita di ogni giorno ecc.. quello nel caso riguarda gli account personali dei singoli, come può essere ad esempio per il mio. Siamo molto attratti dalla bellezza dei luoghi che visitiamo e della loro atmosfere e penso che i sentimenti e gli umori che trasmettiamo attraverso la nostra musica siano meglio descritti da immagini piuttosto che da una frase. La musica e i testi dei Deftones hanno la caratteristica di non essere diretti e lasciano libera interpretazione al singola persona che l’ascolta, la stessa cosa che si prova nel guardare una immagine.
L’intervista completa sul numero di Luglio/Agosto di Suffer Music Mag!