PALAZZUOLO SUL SENIO DRUM CAMP

A meno di un mese dall’evento abbiamo incontrato Michele Soglia, mente organizzatrice del Palazzuolo Sul Senio Drum Camp, interessante realtà giunta alla sua seconda edizione.

Palazzuolo Sul Senio Drum Camp: Partiamo dalle basi ossia da dove è nata l’idea di mettere in piedi questo progetto e come siete riusciti a mettere insieme i vari pezzi del puzzle?

George Kollias è il mio insegnante da quattro anni, l’ho conosciuto personalmente nel 2018 quando sono volato da lui ad Atene per fare lezione la prima volta, dopodiché abbiamo continuato a fare lezione sfruttando la modalità a distanza, specialmente nel 2020/2021, durante il lockdown. È proprio in occasione di una di queste lezioni settimanali che abbiamo pensato alla possibilità di creare assieme un Drum-Camp, che fosse diverso da quelli già esistenti. Volevamo un Camp che fosse alla portata di tutti, indipendentemente dal livello di partenza: un camp che coinvolgesse sia i neofiti della batteria sia i musicisti esperti, e comprendesse tutte le fasce d’età. Il nostro intento era quello di dar vita ad un Camp che potesse “far sentire a casa” tutti i batteristi e che potesse dare ad ognuno di loro la possibilità di confrontarsi, in modo del tutto amichevole e conviviale, con altri batteristi provenienti da tutta Italia. Devo dire che la prima edizione ha riscosso un grande successo ed è riuscita a creare questo bellissimo clima di scambio tra i ragazzi e le ragazze iscritti! E per l’edizione 2022 io e George abbiamo pensato ad ulteriori sviluppi ed attività che arricchiranno l’offerta del Camp! Kollias è il main artist dell’evento, il cuore pulsante del Camp, perchè oltre ad essere un mostro sacro della batteria è anche un insegnante fantastico, in grado di coinvolgere attivamente tutti i ragazzi e proporgli esercizi in grado di rivoluzionare il loro approccio allo strumento. È inoltre un caro amico e sono contento di aver la possibilità di organizzare questo Camp assieme a lui. All’interno dello staff è presente anche la mia ragazza, Benedetta, che gestisce e organizza nei minimi dettagli gli aspetti burocratici e le relazioni con gli iscritti. Ognuno di noi si occupa di aspetti organizzativi specifici, e il risultato finale è assicurato grazie alla sinergia e alle competenze di tutti.

Chiaramente la realizzazione di questo progetto non sarebbe stata possibile senza gli aiuti offerti dal Comune di Palazzuolo sul Senio, della Pro-Loco e della Banda Musicale “G. Savoi”.

C’è un modello di riferimento estero per quel che riguarda questa tipologia di Camp? Se sì, quali sono a vostro avviso i punti a favore di un’esperienza del genere per un batterista?

Il nostro punto di riferimento con l’estero è il Lab Camp, con cui presto entreremo in collaborazione! Io e Marco Zambruni stiamo lavorando ad una partnership che consentirà a tutti gli iscritti la possibilità di usufruire di sconti e agevolazioni… Quindi restate collegati con le nostre pagine social per non perdervi tutti gli aggiornamenti! I punti di forza del nostro camp sono tantissimi: innanzitutto gli iscritti hanno la possibilità di vivere una full immersion nel mondo della batteria. Oltre alle lezioni, che ti spronano a migliorarti continuamente fornendoti gli strumenti e le conoscenze necessarie per superare i propri limiti, sono previsti momenti conviviali durante i quali si ha la possibilità di scambiarsi idee e opinioni con i compagni di corso ma anche con gli artisti, e di instaurare belle amicizie tra musicisti! Inoltre c’è la possibilità di conoscere i responsabili dei vari marchi sponsor, primi fra tutti Footblaster, Pearl, Ufip e Innovative Percussion, che ogni anno portano la loro bellissima strumentazione e la mettono a disposizione degli alunni durante le giornate del Camp!

C’è poi la possibilità di conoscere e confrontarsi con un un gruppo eterogeneo di batteristi, con età, esperienza, livello, background e gusti musicali diversi. Tutto ciò in un’atmosfera amichevole e divertente, nel rispetto di tutti: questa non può che essere una grandissima fonte di ricchezza per i nostri ragazzi! Infine, in occasione del Camp, viene consegnato a tutti gli iscritti un libro pieno di esercizi che consentiranno ad ognuno di modificare la propria daily routine e di migliorare in fretta, anche dopo il termine del Camp!

PALAZZUOLO SUL SENIO DRUM CAMP

Quest’anno il Camp vedrà ospiti di spessore internazionale, segno che il progetto inizia ad avere una credibilità anche a livello artistico. Vuoi parlarci di come vi siete avvicinati a questi ospiti e cosa a vostro avviso possono donare al meeting in termini di tecnica ed esperienza dietro alle pelli?

Parto dal presupposto che George è sempre stato il mio batterista preferito, un riferimento per me in ambito musicale e batteristico. L’ho conosciuto nel 2014 in occasione di una masterclass, grazie al mio amico e insegnante Raphael Saini (che quest’anno sarà presente al Palazzuolo sul Senio Drum Camp in qualità di giudice della Drum Battle!). Mi sono preparato per qualche anno con Raphael, specialmente sulla tecnica del doppio pedale, per poi volare ad Atene per la mia prima lezione con George. Da allora ho cominciato a fare lezione con lui regolarmente e in questo modo è nata, oltre che una relazione insegnante-alunno, anche una bella amicizia, che ci ha poi consentito di concretizzare questo progetto assieme. Per quanto riguarda gli altri artisti, come ad esempio Horacio Hernandez, li ho conosciuti partecipando a masterclass, clinic e camp. Tutti questi eventi sono occasioni imperdibili non solo per migliorare sé stessi ma anche per conoscere artisti di spessore internazionale. Tutti loro interpretano infatti il sogno di ogni batterista, il punto di arrivo al quale tutti ambiscono. Aver la possibilità di frequentare le loro lezioni per quattro giorni dà modo a tutti gli iscritti di ricavare informazioni preziose e di apprendere esercizi che permettano di progredire e di scoprire nuovi orizzonti sullo strumento.

Tu stesso sei organizzatore nonché batterista in alcuni progetti. Vuoi raccontarci la tua formazione e cosa ti ha spinto a livello personale a mettere in piedi questo progetto?

La mia è una formazione classica. Ho frequentato il Conservatorio “B. Maderna” di Cesena, studiando percussioni classiche sotto la guida del M° Daniele Sabatani. Finito il biennio di specialistica ho cominciato a suonare in tutta Italia come solista alla Marimba, continuando in parallelo a studiare con il M° Bogdan Bacanu. Per quanto riguarda la batteria invece, la suono fin da quando ero bambino, e sono sempre stato appassionato di molti generi musicali, dal jazz al punk. Il metal però ha sempre occupato un posto di primo piano, e ho avuto il piacere e l’occasione di prendere lezioni da artisti del calibro di Francesco Paoli, James Payne, Raphael Saini, Flo Mounier, Federico Paulovich e Sebastian Lanser, che mi hanno sempre dato la carica per continuare a studiare e a migliorarmi costantemente. Ritengo che avere la possibilità di conoscere tali artisti costituisca una fortissima spinta propulsiva che ti permette di migliorarti e rinnovarti continuamente. Proprio per questo motivo ho fortemente voluto questo Camp e mi sono dato da fare affinchè prendesse vita: volevo creare un circuito di batteristi che potessero condividere tra loro esperienze, abilità e personalità, per scambiarsi nuovi stimoli e nuove suggestioni. Attualmente suono nelle band Betrayed, con la quale abbiamo appena fatto uscire il video del singolo “Time is the Best Murderer” e Mourn in Silence.

Arriviamo alla location: Palazzuolo Sul Senio. Cosa offre questa location a chi prenderà parte al Camp?

Ho scelto Palazzuolo sul Senio, in provincia di Firenze, proprio perché sapevo che era il posto perfetto per questo tipo di evento: Palazzuolo è un paesino medioevale abitato da poco meno di 1200 abitanti, situato sulle colline dell’Appennino Tosco-Romagnolo, in mezzo alla natura. A Palazzuolo c’è la possibilità di immergersi completamente nell’esperienza offerta dal Camp, senza le “distrazioni” di una grande città. Questa location permette di vivere un’esperienza a 360 gradi a contatto con la musica. Palazzuolo offre comunque bellissime strutture ospitanti e ottimi locali (ristoranti, pub e bar) nei quali passare in assoluta tranquillità le nostre serate, dopo le intense giornate di lezione. Inoltre, la sala polivalente appena ristrutturata, consente di usufruire di ampi spazi per le lezioni, curati ed organizzati nei minimi dettagli. Palazzuolo offre poi itinerari naturalistici e culturali interessanti sia per gli accompagnatori, sia per chi desidera prolungare la permanenza dopo il Camp, per una breve vacanza. Cuore pulsante del paese è poi la Banda Musicale “G. Savoi”, molto attiva sul territorio nell’ambito dell’organizzazione di eventi musicali (da diversi anni promuove la rassegna “Lune di Musica”). La Banda ha creduto nel nostro progetto e ha fatto sì che potesse realizzarsi. Desidero quindi ringraziarli per tutto l’aiuto che ci forniscono!

Quali sono le maggiori difficoltà nel mettere in piedi un progetto del genere in Italia?

La maggiore difficoltà è senz’altro costituita dalla burocrazia: i permessi e le accessibilità non sono sempre cose semplici da ottenere, senza contare che a causa del COVID-19 abbiamo dovuto porre dei limiti per quanto riguarda il numero di iscrizioni.

E quali sono invece a tuo avviso i motivi di orgoglio?

Vedere la soddisfazione e l’entusiasmo di tutte le persone coinvolte è il principale motivo di orgoglio. Non parlo solo dei partecipanti, ma anche dei rappresentanti dei marchi sponsor e degli artisti. Questo ci fa capire che stiamo lavorando bene, e che siamo riusciti a creare un clima positivo e di crescita per tutti. Un altro motivo di orgoglio, per me, è quello di avere la possibilità di lavorare per e con la musica, quello di diffondere una cultura musicale e di dar spazio ai musicisti. Al Camp accogliamo tutti: studenti del Liceo Musicale, studenti del Conservatorio, insegnanti di musica, amatori, principianti alle prime armi sullo strumento. Ciò che conta è dare spazio all’amore per la musica, in tutte le sue forme.

Chiudiamo quindi con le aspettative: cosa vi aspettate dall’edizione 2022 del Camp?

Il delirio!!!! Grazie a George Kollias e a Horacio Hernandez avremo quattro giorni di fuoco!

Oltre alle lezioni abbiamo poi pensato ad un ricco programma che coinvolga i ragazzi durante tutta la permanenza a Palazzuolo sul Senio. Abbiamo quindi organizzato degli eventi serali, aperti anche al pubblico. La prima sera, giovedì 21, abbiamo in programma un’apericena, offerta dalla Banda “G. Savoi” presso il Mavì Cafè di Matteo Donigaglia, durante la quale assisteremo al concerto di “Francesco Ciccio Paladino Solo Project”.

Venerdì 22 la ProLoco ci delizierà con le sue specialità culinarie, dopodichè avrà luogo la Jam Session, nella quale i ragazzi avranno l’occasione di suonare accompagnati da George Kollias e da altri strepitosi musicisti, come Nello De Leo e Lorenzo Marani. Infine, sabato 23 ci sarà la Drum Battle, un concorso internazionale per batteristi! In giuria saremo presenti io, George Kollias e Raphael Saini. Ci sposteremo poi alla pizzeria “Il Cinghiale Bianco” per festeggiare tutti assieme. Per questa edizione 2022 ci aspettiamo di crescere e di conoscere quanti più musicisti possibile! E ovviamente… Tenetevi pronti per il 2023!

WEBSITE
www.michelesoglia.com/drum-camp/

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