I ragazzi di Melbourne si sono ritagliati una fetta importante di fan con il primo lavoro intitolato Love Language (nel 2022) ma è con questo “HYPERVIOLENCE” che i Windwaker rischiano seriamente di fare il “botto”. Il perché? Relativamente semplice… il loro metalcore imbastardito da melodie pop, elettronica e ritmiche hip hop è assolutamente derivativa ma davvero contagioso, ben congeniato e di sicura presa. Inutile storcere il naso, perché se è vero che le varie “Sirens”, “Villain”e “Haunting Me” ricordano pesantemente i vari Bring Me The Horizon (ultima incarnazione), Enter Shikari e Motionless in White, è altresì innegabile che sono tutti brani scritti alla perfezione e con un piglio clamoroso. Non è un caso che da “HYPERVIOLENCE” siano stati estratti in poco tempo una pletora di singoli, vedi “Break the Rules” e “Get Out”, che continuano a macinare ascolti su ascolti e numeri impressionanti sulle varie piattaforme di streaming: certo, questi numeri non certificano ufficialmente il successo o la bravura di una band, ma i Windwaker sembrano avere quel quid in più nonostante una proposta tutto sommato standardizzata!
HYPERVIOLENCE (2014 – Fearless Records)