Il comeback degli americani Oceano e breve ma furioso! Quando si parla di sonorità deathcore le insidie sono sempre dietro l’angolo visto che con questa descrizione rientra un calderone piuttosto ampio di band e di sonorità. Gli Oceano sono da annoverare tra i “campioni” del breakdown a oltranza, monumentali e pachidermici, e di un approccio “di pancia” alla materia: “Living Chaos” è stato annunciato senza troppi fronzoli e in modo laconico dal vocalist Adam Warren (uno stringatissimo “The next chapter of Oceano is here. Loud and clear. Enjoy the music and lyrics”.) ma che riassume bene la natura dritta in faccia di questo disco. Dalla violentissima “Wasted Life” alla cupissima e minacciosa (e iper rallentata) “Darkness Rising” passando per l’elettronica perversa di “Wounds Never Healed” e la claustrofobica “Into The Flames”, gli Oceano non falliscono nel confermarsi come attori di primo piano di una scena sempre al limite del copycat e della violenza sterile e fine a sé stessa.
Living Chaos (2024 – Sumerian Records)