LINGUASERPENTE – Fast Radio Burst (DIY Conspiracy)
Graditissimo ritorno per i Linguaserpente da Treviso con quello che possiamo considerare il loro primo vero e proprio full length. La specialità della cosa è unire sonorità contorte con la visceralità di certo screamo made in Italy che tanto ha dato alla nostra scassata penisola a inizio millennio. Rutilanti, convulsi ma anche inaspettatamente accessibili (a volte…) i Lunguaserpente si confermano come band totalmente ispirata. Track da ascoltare a ripetizione? “No Sea For A Guilty River”!
Never Obey Again – Trust (Scarlet Records)
Nuovo lavoro per i Never Obey Again dopo “The End Of An Era”, pubblicato solo l’anno scorso e buon biglietto da visita per l’alternative metal band lombarda. In “Trust” notiamo senz’altro una esperienza e una perizia maggiore rispetto al precedente lavoro: non vengono stravolti i tratti distintivi della band, ma si notano effettivi miglioramenti in tanti piccoli aspetti, probabilmente grazie anche ad una buona esperienza internazionale maturata negli scorsi mesi. Se amate questo tipo di sonorità (ossia alternative metal con voce femminile), avete trovato pane per i vostri denti.
Obeyer – Chemical Well (3DOT Recordings )
Disco di debutto per gli inglesi Obeyer, reduci da una precedente vita artistica con il moniker di Lay Siege e che nel 2024, accasatisi presso la 3Dot Recordings dei Periphery, danno alle stampe un disco variegato, tra il metal/deathcore e il djent, di sicuro impatto. Non tutto il materiale colpisce a pieno, però quando gli Obeyer mostrano di saperci fare con le atmosfere e variando la propria proposta (vedi “Radiant“) sembra di ascoltare i migliori Earthtone9 in salsa djent. Per ora solo interessanti, ma teniamoli d’occhio.
The Lookout – I Know The Future (Thousand Islands Records/ Bearded Punk Records)
Arriva dritto a punto (No Frills!) il disco di debutto dei canadesi The Lookout, band canadesi che ci propone un punk rock melodico ma dal retrogusto ruvido e stradaiolo, come da classica tradizione di band capitanate da gentili signore (vedi sotto la voce Distillers). Martha Rodriguez è sul pezzo, i suoi compagni pure, e brani come “We Got You” e “Silvertrack” colpiscono sicuramente nel segno.
the eradicats – Best in Show (Celery Wolf Records)
Debutto anche per gli eradicats da Kansas City, frizzanti e con la testa nei ninetines, in un ideale ponte tra l’alternative colto dei Pixies (“Dave Griffin“) e il “fuzzy” sound del punk lo-fi americano (“New Best Friends” ). Divertenti e poco seriosi, a partire dal moniker e dal concept “gattoso”, ci troviamo di fronte ad un EP ben scritto e proposto con attitudine super stralunata. A tratti ricordano anche la ruvidezza pop degli irlandesi Ash, ma in generale è proprio il mondo alternative made in USA che pare cucito addosso a questa piccola ma simpatica band.