Quando parli di thrash metal, specie nella scena underground, vai a parlare di band spinte dalla passione per il genere e dalla voglia di suonare, senza doppi giochi o chissà quali speranze. I toscani Haniwa potremmo tranquillamente inserirli nella categoria appena citata, un trio di musicisti adulti (anagraficamente parlando) che hanno unito le loro forze per dar vita a questo progetto, reso concreto dalla pubblicazione di “Helleven”. Cosa ci si potrebbe aspettare da una produzione thrash oriented? Semplice: riff assassini, velocità degne del miglior centometrista e tanta rabbia, espressa dalle urla animalesche del loro frontman.
Rispetto alle band odierne dedite allo stesso genere (vedi Municipal Waste) gli Haniwa potremmo definirli più old-school, con suoni la cui produzione è ridotta all’osso e con una maggior componente groove metal a discapito del tanto acclamato punk-hardcore. Se si è soliti pensare a questo genere musicale come a qualcosa di simile a ciò che le nuove leve stanno proponendo probabilmente “Helleven” vi deluderà parecchio, mentre se invece si è parte della schiera “true” questo disco vi farà divertire parecchio. Un album semplice e immediato, come la Bay Area insegna.
Helleven (2017 – Qua Rock Records)