Con un titolo come “Egomania” che è tutto un programma torna finalmente Hank Von Hell della casata dei Turbonegro che come un aristocratico debosciato torna sulle scene dal suo ritiro “isolano” con un disco di vizioso hard rock. Diciamo subito che il buon Hank gioca facile proponendo il suo ego smisurato nelle dieci tracce proposte in questo disco che riprendono il denim rock dei suoi Turbonegro giocando con l’immaginario dark e vizioso (i testi ammettiamolo… non sono certo da premio Nobel!) infilzano uno dopo l’altro brani divertenti e con un discreto appeal. “Pretty Decent Exposure” e “Dirty Money” sono un esempio di rock infarcito ritmato con una mano di vernice scrostata e tutti i luoghi comuni sulla triade sesso/droga/rock’n’roll: tutto molto scontato ma anche molto divertente! Ad eccezione della conclusiva e finto drammatica e spagnoleggiante “Adios (Where’s My Sombrero)”, forse a conti fatti l’episodio migliore del disco, la tracklist riesce a convincere facendo presa sul Hank dei Turbonegro e poco altro. Del resto vista la recente deludente prova dei suoi ex amici l’impresa era tutt’altro che proibitiva. Un buon ritorno ma senza il botto, ci accontentiamo? Per ora sì, ma dal buon Hannk ci aspettiamo molto di più!
Egomania (2018 – Century Media)