Noi tutti passiamo attraverso gli archetipi. Noi tutti SIAMO archetipi. Echi lontani di una vita sia primordiale che nobile. Ad abbracciare questi archetipi, ad accettarli non solo come parte della vita, ma come la vita stessa è ciò che alcuni possono chiamare illuminazione, una sorta di pace della mente. Gli ELUVEITIE lo chiamano “Ategnatos”. E sfruttando il loro più lungo intervallo di tempo tra due album metal per acquisire maggiore slancio, hanno appena forgiato il loro disco più potente. Il nuovo album “Ategnatos” uscirà il 5 Aprile 2019 su Nuclear Blast.
Con un album sia mistico che filosofico, gli ELUVEITIE portano mitologia, credenze pagane e spiritualità nel nostro mondo moderno. “Questo è quasi diventato un lavoro di scoperta socio-critico”, dice Chrigel, “una sorta di rivelazione, una profezia del giorno del giudizio. Oscuro e severo nella sua atmosfera e nel suo carisma, è anche occulto, arcano e sofisticato“. L’album stesso è un manifesto, un lavoro frenetico, altamente drammatico e romanzato in cui la società di oggi si rivede nello specchio dell’antica mitologia celtica e della conoscenza. “L’immagine, naturalmente, è terrificante”, Chrigel aggiunge con un sorriso amaro. “Almeno per quelli capaci di vedere.” Molto più che un pessimistico canto del cigno per il nostro mondo, “Ategnatos” rappresenta una promessa catartica di rinnovamento. “Ategnatos è la parola gallica che indica ‘Rinascita’ “, spiega Chrigel. “Alla mente più astuta, indica la chiave nascosta ormai dimenticata per cambiare e rinnovare.” Questo, naturalmente, ha un prezzo. “C’è sempre sofferenza prima della beatitudine. E sempre buio prima della luce”.
Un lavoro basato su archetipi arcaici e sull’antico concetto di rinnovamento, “Ategnatos” apre a una forza elementare da non sottovalutare. “Questi archetipi sono ancora dentro di noi. La gente non ha cambiato molto negli ultimi 3000 anni – e gli uomini sono sempre stati solo uomini.” Non c’è da stupirsi se l’album segue un tono decisamente più scuro, monumentale che li rappresenta molto bene. Naturalmente, gli ELUVEITIE hanno trovato il loro suono personale, un’avventura sonica spesso copiata ma mai superata. Con “Ategnatos”, i nove membri della band non hanno solo lavorato con un vero e proprio quartetto d’archi (una premiere!) e concesso alla sublime arpa di Fabienne Erni lo spazio che meritava, ma hanno anche fatto un salto olistico presente in alcune delle più accattivanti, aggressive ed epiche melodie che la nobiltà metal svizzera abbia mai offerto.
Le registrazioni hanno avuto luogo nel loro amato New Sound Studio con il loro tecnico Tommy Vetterli. “E’ stato radicalmente diverso siccome questa volta abbiamo avuto solo quattro settimane per registrare – rispetto alle otto settimane che abbiamo avuto per ‘Origins’.” Dando il mixing in mano al famoso mago dello studio Jens Bogren nel suo Fascination Street Studios a Örebro, Svezia, gli ELUVEITIE sono tornati nel luogo in cui hanno mixato il loro ormai leggendario album “Slania” più di dieci anni fa.
L’artwork sarà svelato sul profilo ufficiale della band nei prossimi giorni. Continuate quindi a seguire la band su Instagram: www.instagram.com/eluveitie_official
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