FEVER 333 – Road 2 Infest 2019

Manca poco più di un mese a INFEST 2019, nuova edizione del festival che anche quest’anno prevede due date ma che si “sdoppia” in due location: il Live Music Club di Trezzo Sull’Adda il 12 Giugno con Beartooth, State Champs, Our Last Night e As It Is e il giorno seguente al Fuori Orario di Reggio Emilia dove ritroveremo Underoath, Starset e gli americani Fever 333. Proprio la band capitanata dallo scatenato ‎Jason Aalon Butler‎ è una delle band più attese della kermesse tanto da “bissare” l’appuntamento live il 12 Giugno al Legend Club di Milano. Iniziamo questa serie di interviste di avvicinamento a INFEST 2019 con una intervista telefonica a Jason che dal suo headquarter californiano sta preparando la prossima stagione dei festival!

Fever333

Ciao Jason, come va?
(Jason) Tutto ok grazie! Siamo pronti per affrontare le date estive, è una stagione molto impegnativa e la vogliamo affrontare nel migliore dei modi.

“Strength in Numb333rs” è stato pubblicato lo scorso Gennaio e ha raccolto un sacco di responsi positivi: te lo aspettavi?
(Jason) Beh allora diciamo che l’hype che si era creato intorno a noi era percepibile ma alla fine non sai mai cosa aspettarti. Mi spiego: eravamo consci di avere del materiale davvero valido e un messaggio molto forte e attuale che arrivava dritto al cuore dei nostri fans, in questo senso avevamo la testa libera… non potevamo sbagliare. Sul responso della critica è un plus e devo dire che però tutti i magazine e gli addetti ai lavori ci hanno dato un feeback davvero positivo.

Riascoltando adesso il disco pensi che sia una fotografia fedele della band di oggi?
(Jason) Sì assolutamente. Viviamo un momento davvero intenso e ricco di sfumature, questo disco racconta perfettamente la nostra situazione attuale, sia come persone che come band. Il nostro è un movimento che vive nel presente e il disco è la fotografia perfetta dei nostri sentimenti e delle nostre prese di posizione.

Siete stati nominati ai Grammy: come avete vissuto questa esperienza?
(Jason) Per me è stata una grande opportunità di far conoscere il nostro nome e soprattutto il nostro messaggio ad un audience molto ampia e in un certo senso diversa dalla nostra. Tutto qui. Non ci montiamo la testa e non abbiamo abusato dei piaceri del mainstream, state tranquilli (ride ndA).

A Giugno sarete in Italia per un paio di date e sarete tra i protagonisti della nuova edizione dell’Infest Festival insieme a gruppi come Underoath e Starset: cosa dobbiamo aspettarci dal vostro show?
(Jason) Sì l’Italia è da sempre una delle mie tappe preferite di ogni tour. L’Infest sembra davvero una ottima occasione per fare festa insieme ai nostri fans italiani, oltre tutto in compagnia di ottime band!

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L’ultimo concerto in Italia non risale a molto tempo fa: avete aperto per i Bring Me The Horizon al Forum di Assago. Cosa ricordate di quello show? In generale cosa vi piace dell’Italia e come trovate i fan italiani?
(Jason) La data con i Bring Me The Horizon è stata fantastica e molto selvaggia! I fan italiani sono davvero caldi e pazzi, ci danno un carica pazzesca ed è la perfetta miccia per farmi esplodere on stage. Quando sono sul palco entro in una dimensione tutta particolare e appena noto che c’è una corrispondenza di intenti con i kids in sala allora le mie energie si moltiplicano. La cultura italiana è davvero affascinante e mi piacerebbe studiarla meglio, purtroppo manca sempre il tempo e anche quando siamo in tour non capita molto spesso di riuscire a visitare le città dove suoniamo. E’ davvero un peccato e un paradosso… uno dei privilegi di essere un musicista è quello di andare in tour e viaggiare quasi in tutto il mondo, ma alla fine stai lavorando e non hai molto tempo libero per visitare davvero i luoghi dove suoni.

Siete una band abituata a suonare tantissimo live, c’è qualche comportamento dei promoter o dei locali che vi fa imbestialire?
(Jason) Di solito la nostra carica live è davvero energica e quando ci capita di suonare in locali o situazioni che non hanno molta “dimestichezza” con la nostra attitudine ci sono un po’ di problemi: i ragazzi della security iniziano a innervosirsi, i tizi dei locali ci chiedono di non “calcare la mano”… ma che vuol dire? Pensano che fare stage diving o cose di questo tipo siano sinonimo di problemi. In questi casi mi scateno ancora di più, sono fatto così (ride ndA).

So che forse è un po’ presto ma avete già pensato a del nuovo materiale?
(Jason) E’ presto per pubblicarlo ma certamente siamo già in pista con delle nuove idee e sono molto interessanti fidati. Sono fortunato ad avere come compagni di band ragazzi davvero preparati e pronti a sfornare idee in ogni momento. Accendete i radar perché prima di quanto vi aspettiate arriveranno delle news!

Grazie Jason, ci vediamo a Giugno allora!
(Jason) Grazie a voi, certamente! Non vediamo l’ora di suonare in Italia!

WEBSITE
www.fever333.com

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