Secondo full length per i londinesi Aboherrent Decimation che approdano, con questo lavoro alla corte di Prosthetic Records (Lamb Of God, Kylesa Schammasch, Animal As Leaders tra gli altri). The Pardoner, suddiviso in dieci tracce, ha un’idea di fondo davvero molto interessante essendo un concept album basato sul The Pardoner’s Tale, tratto dai racconti di Canterbury di Geoffrey Chaucer, in cui un parroco svolge la sua attività pensando principalmente ad arricchirsi a discapito dei suoi parrocchiani. Sicuramente l’etichetta americana ha visto in questi giovani inglesi qualcosa che io non riesco né a vedere né tantomeno a sentire. Tecnica a livelli altissimi, tempistiche storte e dispari come se piovessero, ma alla fine, tirando le fila di tutto quanto non rimane nulla. Non c’è un cambio di voce, i suoni sono plasticosi come certe produzioni di qualche anno fa e, per quanto i ragazzi sappiano decisamente come suonare, il risultato finale è un mattone di noia che ti cade sulla faccia dal primo minuti all’ultimo tanto da convincerti a “skippare” i pezzi alla ricerca di quella boccata di aria fresca che non arriva mai. L’avvicinamento ai Black Dahlia Murder mi sembra più che altro un’indicazione di massima per un genere in cui gli americani, da buoni razziatori, hanno già detto tutto e meglio di chiunque altro. Per mio personale gusto, in questo album si salvano unicamente Black Candle Gathering, Host e la title track Pardoner. Davvero troppo poco. Inconsistenti.
The Pardoner (2017 – Prosthetic Records)