I Biffy Clyro pubblicano il nuovo album dal titolo ‘The Myth of the Happily Ever After’ venerdì 22 ottobre. Il disco è un progetto fatto in casa che rappresenta una reazione al loro album ‘A Celebration of Endings’ e una rapida risposta emotiva agli eventi dell’anno scorso. È lo ying dello yang di ‘A Celebration’, l’altro lato della medaglia, un confronto prima e dopo: l’ottimismo della band di inizio 2020 è crollato. È il prodotto di un periodo strano e crudele della nostra vita ma che alla fine ha fortificato i Biffy Clyro.
“Questo album è una reazione a ‘A Celebration of Endings'”, dice il cantante / chitarrista Simon Neil. “E’ un vero viaggio, un insieme di pensieri ed emozioni che abbiamo provato negli ultimi diciotto mesi. C’era una grande forza d’animo in ‘A Celebration’, in questo disco abbiamo messo le vulnerabilità dell’essere una band e dell’essere umani in questo periodo così difficile delle nostre vite. Anche il titolo è l’opposto.
Con il lockdown, i Biffy Clyro hanno registrato ‘The Myth’ in un modo completamente diverso da come avevano approcciato ‘A Celebration’. Invece di passare mesi a Los Angeles, hanno registrato in sole sei settimane nella loro sala prove in una fattoria vicina a casa loro.
La band è entrata in studio con l’intenzione di completare alcuni brani incompiuti di ‘A Celebration’, invece ‘The Myth’ ha iniziato a prendere forma verso la fine del 2020, con tutto scritto e registrato in un raggio di dieci miglia. Tradizionalmente, il 90% delle canzoni dei Biffy sono scritte in Scozia prima che la band vada a Londra o Los Angeles per la registrazione, ma questa è stata la prima volta che hanno registrato in patria. “È il nostro primo album completamente in tartan!” scherza Simon.
“The Myth” mescola sperimentazioni con sprazzi di vecchia scuola Biffy. “Existed’ è il momento che ha dato forma all’album, mentre ‘DumDum’ è una partenza ancora più grande, essendo stata costruita principalmente intorno a morbidi synth campionati dalla voce di Simon. ‘Slurpy Slurpy Sleep Sleep’ è una chiusura altrettanto audace quanto ‘Cop Syrup’ di ‘A Celebration’.
I fan più devoti della band troveranno la rabbia selvaggia in ‘A Hunger In Your Haunt’, il brano da arena ‘Errors In The History of God’ e la pura orecchiabilità di ‘Witch’s Cup’.
“The Myth’ è stato annunciato insieme al brano dal titolo ‘Unknown Male 01’. In sei minuti, la band esplora ogni sfaccettatura per cui è famosa, regalando emozioni nell’ introduzione, un breakdown distorto e un riff che va verso un cataclismico crescendo. La canzone riflette sugli amici che si sono tolti la vita.
“Quando perdi persone che ami profondamente e che sono state parte importante della tua vita, può capitare di mettere in discussione ogni singola cosa della tua vita”, continua Simon. “Come molte persone creative, lotto con pensieri oscuri. Se hai questa indole, ti rendi conto che stai fissando l’oscurità, ma non vuoi soccombere. Questi momenti non finiscono. Come dice la canzone, “The devil never leaves” non c’è mai un giorno in cui ti svegli pensando: ‘Mi sento benissimo, non mi succederà mai più'”.
Un concept ricorrente dell’album è il potere delle convinzioni personali, che hanno assunto un valore quasi religioso grazie ai social media e alle nuove piattaforme di notizie. Questo può essere visto anche positivamente: una maggiore unità e apertura mentale è l’unico modo per poter andare avanti. Inoltre si spazia dal gaslighting , alla devozione dei culti, al fallimento di un cavallo da corsa giapponese.
“The Myth of the Happily Ever After’ sarà disponibile in versione CD , digitale e in vinile rosso in edizione limitata con un imperdibile bonus CD per i fan: l’audio completo dello show in livestream dei Biffy Clyro al Barrowland di Glasgow nell’agosto 2020 per celebrare l’uscita di ‘A Celebration of Endings’.
‘The Myth of the Happily Ever After’ tracklist:
- ‘DumDum’
- ‘A Hunger in Your Haunt’
- ‘Denier’
- ‘Separate Missions’
- ‘Witch’s Cup’
- ‘Holy Water’
- ‘Errors in the History of God’
- ‘Haru Urara’
- ‘Unknown Male 01’
- ‘Existed’
- ‘Slurpy Slurpy Sleep Sleep’