Non poteva esserci data più adatta di un venerdì 17 per l’uscita di “T.C.B.T.”, nuovo album dei Black Tusk e primo composto senza il bassista e fondatore Jonathan Athon (“Pillars of Ash” del 2016 era infatti stato composto prima della morte del bassista per un incidente motociclistico nella natia Savannah). Reclutato l’amico ex Kylesa Corey Barhorst, il rinnovato trio trova la quadra e getta alle spalle le tante vicissitudini pubblicando un disco che rende giustizia alla fama della band di convogliare nel loro “swamp metal” un background hardcore punk al servizio di lerci e concitati brani sludge-metal. Il chitarrista e cantante Andrew Fidler (ma attenzione, viene mantenuta la caratterista delle tre voci contrapposte per tutta la durata dell’album) macina riff come non mai e se chiudiamo un attimo gli occhi alle volte sembra di trovarsi al cospetto di una versione portata all’estremo dei Motorhead (Sir Lemmy approverebbe!). “Agali”, “Lab Rat”, “Ghosts Roam” e “Rest with the Dead” non lasciano scampo sfibrando l’ascoltatore ma lasciandolo con grosso sorriso sulle labbra. Bentornati e.. “taking care of Black Tusk”!
TCBT (2018 – Season of Mist)