Quando sembra che ci siano degli spiragli per un nuovo album a nome System Of a Down (ricordiamo che sono ormai passati tredici anni dalla pubblicazione dell’ultimo album in studio) ecco che Daron Malakian riesuma coraggiosamente la sua creatura solista, gli Scars on Broadway, autori di un unico buon album dato alle stampe esattamente 10 anni fa. “Dictator” riprende ovviamente il sound dei SOAD e l’alt-metal caratterizzato da sfumature mediorientali (“Angry Guru”) ma la personalità di Daron emerge in tanti brani personali che, a partire dalle lyrics che spaziano dall’utilizzo di droghe più o meno smodato al sempre attuale “reminder” dell’ancora non riconosciuto genocidio del popolo Armeno, spaziano musicalmente dall’hard rock più canonico ad un ibrido punk-psichedelico piuttosto stravagante ma riuscito. Non mancano i riferimenti al presente (sì, Mister Trump) e all’attualità americana e bisogna dare atto come Malakian sia riuscito a comporre uno spaccato davvero interessante della sua vita negli USA in questo 2018. Il progetto Scars on Broadway viene quindi ripreso in modo convincente e il non scimmiottare le gesta dei System Of A Down, anche se i rimandi come detto sono comunque presenti, è un plus importante nel godersi un disco tutt’altro che banale e piuttosto convincente.
Dictator (2018 – Scarred for Life)