Sul numero di Aprile abbiamo recensito “FemIta – Femmine Rock Dello Stivale”, una interessante raccolta di interviste alle protagoniste del rock (e non solo) del panorama italiano. Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con l’autrice Laura V Pescatori per conoscere qualcosa in più di questo interessante e riuscito progetto!
Ciao Laura, cosa ti ha spinto a intraprendere questo tipo di lavoro?
Il mio background musicale è per lo più americano/inglese, avevo questa enorme lacuna verso la musica italiana. Un giorno mi sono detta che dovevo assolutamente colmare questa mancanza e così ho cominciato ad approfondirne l’ascolto, sono rimasta veramente sorpresa (nel senso positivo del termine) di scoprire una massiccia presenza femminile anche sul suolo italiano.
Nel libro troviamo molte interviste interessanti a nomi noti, e altri meno noti in ambito prettamente rock, del panorama musicale italiano: come hai scelto le protagoniste delle interviste?
Si, non solo nella musica d’autrice ma anche nel filone rock ed affini troviamo una grande varietà, è stato davvero difficile effettuarne una scrematura. Sono partita dalle mie conoscenze, ho seguito molti consigli, mi sono lasciata guidare e trasportare dalla personalità di ognuna di esse. Questa raccolta di interviste legano molto fra di loro fino a farne sembrare una storia unica.
Che tipo di reazione e feedback hai avuto dalle tue interlocutrici quando hai presentato il progetto in fase di approccio delle interviste?
Molto entusiasmo, molta empatia e soprattutto molta collaborazione, scambio di idee e punti di vista, l’approccio con loro è stato veramente molto sincero e diretto. Ho notato anche molta “sorellanza” tra di loro e questa è una cosa molto bella ed importante. Alcune chiacchierate sono state molto lunghe e fruttifere, altre più spicce ma concise, ho apprezzato molto il loro approccio a questo libro.
Due tra le interviste più interessanti riguardano persone probabilmente agli opposti, parliamo di Jula De Palma ed Helena Velena: cosa ti hanno “lasciato” questi due contributi?
Esattamente gli opposti. Jula De Palma è stata una vera e propria icona della musica jazz italiana, la sua originalità e personalissima predisposizione nel fondere swing e musica leggera è strabiliante. Sul finire degli anni ’50 uscì “Tua” uno dei suoi più celebri brani e all’epoca creò parecchio scalpore perché il testo faceva chiari riferimenti al rapporto intimo tra uomo e donna, quando all’inizio della chiacchierata le chiesi di raccontarmi questa faccenda lei mi rispose “…ha suscitato scalpore perché era semplicemente vera e sentita…” devo aggiungere altro? Helena Velena è invece un’icona intramontabile della scena punk ma non solo, è anche un’attivista transgender. Dalla sua esperienza con Radio Alice ai RAF Punk, i Trans XXX, fino ad arrivare al Cyberpunk la chiacchierata con lei è stata decisamente entusiasmante. Si è approcciata in maniera molto diretta, senza peli sulla lingua, ne ha avute per tutti!!! Sono contenta di aver avuto la possibilità di inserirle in questo progetto editoriale, sono veramente molto grata ad ognuna di loro.
C’è qualche artista che avresti voluto includere nel libro ma per qualche motivo non è stato possibile intervistare?
Ce ne sono parecchie. Più ricercavo, ascoltavo e mi informavo più la lista si faceva più lunga. Calcoliamo che per quaranta interviste ne sono uscite oltre trecento pagine, non era proprio possibile pensare di inserirne altre. Nulla però è perso! Colgo l’occasione per spronare i vostri lettori e lettrici ad essere curiosi e affamati di musica, abbiamo davvero un grande e vasto roseto in crescita perenne, per tutti i gusti.
In conclusione, che messaggio vuoi lasciare con “FemIta”?
FemIta vuole essere un arpione con cui ancorarsi all’interno di questo straordinario, crescente e longevo panorama musicale femminile italiano, una bussola per orientarsi su e giù dallo stivale negli svariati generi musicali proposti. Spero con questo libro di riuscire ad incuriosire e spronare all’ascolto, il complimento più bello è quando mi viene detto che grazie a FemIta sono venuti a conoscenza di determinate artiste e ne hanno approfondito l’ascolto.