EP di debutto molto interessante per Gigi Gold, autrice americana che ci presenta questi cinque brani sorprendenti, per sonorità e per qualità. Uno degli aspetti più interessanti di questa prova è la presenza di Steph Carter (chitarrista ex Gallows, e ovviamente fratello del più famoso Frank), 50% del sodalizio artistico di questo progetto (nonché marito di Gigi), dal tocco riconoscibile in almeno tre brani dell’EP: salta subito all’occhio come la tracklist sia divisa in due, con un ideale punto di incontro in “Stare Up At The Sky”. Andando con ordine, nella prima parte dell’EP troviamo due brani, ‘Why Should I’ e ‘You Ain’t Changed’, dove ci troviamo di fronte a due episodi che non avrebbero stonato, facendo un esempio semplice, nel disco d’esordio dei Pure Love. Lo spartiacque di “Stare Up At The Sky” (brano più delicato e malinconico che dove si “legge” ancora l’impronta rock) ci accompagna per mano alla seconda parte del lavoro, dove trovano posto due brani acustici molto più improntati all’introspezione e alla malinconia, in una sorta di folk cantautorale tutto made in USA. Un cambio di atmosfere piuttosto deciso e marcato che però mostra alla perfezione le due facce della medaglia e della personalità artistica di Gigi. Un EP di presentazione molto interessante e buon viatico per un inizio di carriera con il piede giusto.
Souvenirs (2024 – Marshall Records)