Dal loro primo disco sono passati quasi vent’anni e da ragazzini ribelli del Maryland, i Good Charlotte hanno saputo reinventarsi sempre diventando così uno dei nomi più illustri dell’alternative rock internazionale. A pochi giorni dalla loro unica data italiana all’Alcatraz di Milano, abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Billy Martin – chitarrista e tastierista della band – sul loro ultimo disco “Generation RX” uscito a settembre sulla loro etichetta MDDN.
Intevista by Michela Rognoni
Parlando del vostro ultimo album, Generation RX… chi sarebbe questa Generazione RX?
Il titolo dell’album è una sorta di gioco di parole tra la Generazione X che deve vedersela con lo stato attuale della gioventù e con la “crisi degli oppioidi”: l’uso degli oppiacei è un problema sempre crescente qui da noi.
Come descrivereste l’album con una sola parola?
Vulnerabile. Credo che Joel sia stato onesto fino in fondo in questo disco, sia per quanto riguarda i testi, che durante il processo creativo dell’album: come band, siamo tornati a fare musica per noi stessi.
In questo album troviamo molte critiche nei confronti di ciò che sta accedendo agli/negli Stati Uniti; cosa vi ha ispirato, quali sono stati i vostri sentimenti e le vostre idee durante la scrittura del disco?
Gli Stati Uniti stanno attraversando un periodo molto buio. Non tutti la pensano come il nostro Presidente né sono d’accordo con le sue idee e con il suo sentimento politico. La musica è la nostra opportunità per mostrare e dimostrare quello che proviamo noi riguardo a tutta questa situazione, senza necessariamente entrare troppo nel merito della politica. Preferiamo non uscire troppo di strada e fare musica.
In che modo pensi che questo disco sia diverso dai vostri album precedenti?
In questo album non abbiamo avuto nessuna richiesta, nessuna limitazione da parte dell’etichetta. Abbiamo dato vita al disco che abbiamo sempre desiderato di fare, per noi stessi e per i nostri fan. Lo definirei più cupo, più pesante rispetto al nostro solito sound, ed è un aspetto che ci ha sempre stuzzicati ma che alla fine non abbiamo mai abbracciato pienamente prima di Generation RX. O almeno non in modo così esplicito. Credo che con questo disco abbiamo dimostrato di essere cresciuti come musicisti, di aver raggiunto lo step successivo.
C’è questa storia della #10yearschallenge che è diventata virale ultimamente… voi come eravate 10 anni fa? C’è qualcosa che riportereste indietro da quegli anni e qualcosa che invece siete contenti che sia cambiato?
Bè, si sa che le mode vanno e vengono, e fa sempre sorridere guardare le vecchie foto, ricordarsi dei momenti passati e delle cosa che mi piacevano in quel periodo. Alcuni tagli di capelli però erano davvero imbarazzanti ahah.
Permettimi di fare una domanda sciocca: siete ancora convinti che alle ragazze non piacciano i ragazzi ma automobili e soldi? (girls don’t like boys girls like cars and money – dal ritornello del brano “Girls & Boys” ndr)
Ovviamente 🙂
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