Il secondo album degli americani I Prevail si presenta come un classico episodio di metalcore melodico anche se addentrandosi nell’ascolto, pur con i mille limiti del genere, possiamo trovare spunti davvero interessanti. Il quartetto si avvale di un buon groove e di una spessore sonoro a tratti profondo, ad esempio grazie ad aperture elettroniche ben congeniate. I singoli “Bow Down” e “Breaking Down”, insieme alla immediata e diretta “Paranoid” definiscono il sound della band: perfettamente rifinito, intreccio tra parti urlate e melodiche pressoché perfetto e una ricerca di immediatezza che emerge dalle chitarre distorte. Prodotto in modo astuto da Tyler Smith (Falling In Reverse), “Trauma” gira bene nei momenti più “tirati”, vedi la serrata e nuovissimo singolo “Gasoline”, ma è decisamente meno convincente quando i nostri tentano la carta del “lento” o delle soluzioni più sofferte e melanconiche (cfr. “Let Me Be Sad”). “Trauma” è un disco che va a parare senza troppi giri di parole ad un pubblico adolescenziale ma questo non vuol dire che il songwriting non sia maturo e curato: è fuori di dubbio che a un pubblico più maturo (18+) il tutto suoni un po’ inconsistente ed ingenuo. Nonostante ciò gli I Prevail, grazie alla loro bravura e capacità, riescono a ritagliarsi uno spazio anche tra gli ascoltatori più smaliziati. Da provare.
Trauma (2019 – Fearless Records)