Klone – The Unseen

Klone - The Unseen

Dieci dischi in carriera per i francesi Klone che approdano in casa Pelagic Records con un disco molto interessante ed ispirato. “The Unseen” è il primo album edito per l’etichetta berlinese e devo dire che sembra un matrimonio annunciato, perché le sonorità prog-rock, a volte sognanti, più raramente robuste (aspetto che si sia un po’ perso nel corso della carriera della band) si sposa perfettamente con il mood della label-casa dei The Ocean. Il lavoro di scrittura è eccelso: in sede di songwriting e arrangiamento ritroviamo molti layer, a volte contrapposti, che colorano in modo caleidoscopico le canzoni. Yann Ligner si dimostra un singer davvero ispirato, dando una spinta alle composizioni che rimangono sempre in bilico tra l’hard rock dei Soundgarden più sognanti e gruppi prog-rock come i Dredg per arrivare alle tentazioni rock-pop crepuscolari degli ultimi Katatonia e alla poliedricità dei The Ocean (soprattutto dell’ultimo “Holocene”). La linea vocale di “Desire Line” è una piccola gemma di un disco prezioso e molto ispirato.

The Unseen (2024 – Pelagic Records)