Ha riscritto le regole dell’hard rock con gli HIGH ON FIRE, vincitori di un Grammy, e ha definito il genere doom metal con il trio SLEEP. Matt Pike ha incanalato il suo talento naturale in un percorso d’acciaio che va dritto al cuore del nucleo fuso del metal moderno. Il 18 febbraio 2022 Pike pubblicherà il suo LP di debutto solista, “Pike vs the Automaton” su MNRK Heavy. I preordini sono disponibili su PikeVstheAutomaton.com.
Ispirato dalle sfide portate da una pandemia mondiale, nato sotto infernali cieli rosso-arancio generati dagli incendi devastanti della costa occidentale, e costruito tra le rivolte e i raduni politici a Portland, OR, il debutto solista di Pike, “Pike vs the Automaton”, è una liberazione sia musicale che emotiva. Il disco è stato scritto da Pike con il batterista Jon Reid, contiene contributi di un gran numero di familiari e amici, ed è stato registrato con il collaboratore di lunga data Billy Anderson, il produttore che ha tirato fuori il meglio da Pike in precedenza su pietre miliari come “Surrounded by Thieves” e “Sleep’s Holy Mountain”.
“Stavo impazzendo durante la pandemia. Era davvero deprimente. Senza contare le rivolte qui a Portland e tutta la merda politica. Ero intrappolato nel mio garage, che era l’unico posto dove potessi andare a suonare e fare qualsiasi cosa”, confessa Pike. “Ero intrappolato lì dentro perché non potevo andare a suonare con gli High On Fire, non potevo fare questo, non potevo fare quello, nessuno poteva volare. Stavo impazzendo. Il mio amico Jon Reid, che era il batterista originale dei Lord Dying, si era trasferito a Portland. Oltre a fare da dogsitter al mio cane, Crom, suonava la batteria per la band di mia moglie, quindi aveva già sistemato la sua strumentazione a casa mia. Alla fine gli ho detto: ‘Amico, vuoi venire da me e iniziare a suonare?’. Così ho iniziato questa cosa con il mio amico Jon. Mi sono detto: ‘Amico, fanculo. Mettiamo su una band parallela e facciamo un demo proprio come se stessimo iniziando da ragazzini”.
“Pike vs the Automaton” è anticipato dalla canzone dal titolo bizzarro “Alien Slut Mum”. Quando gli viene chiesto un commento, Pike risponde in modo criptico: “Quattro amici si danno alla fuga nel bosco, ignari che non sarebbero più tornati! Dogmen, Sasquach, Rettiliani, o una mamma troia aliena?! Dove sono andati?”. Il video di “Alien Slut Mum” è in anteprima su Decibel.
“Bisogna fare di necessità virtù” è un proverbio ben noto che si è dimostrato vero più volte. Quando il bisogno di qualcosa diventa imperativo, si è costretti a trovare il modo per ottenerlo o raggiungerlo. In questa storia vera, il bisogno di Pike era quello di creare e suonare musica con gli altri in un momento in cui l’amore di una vita era apparentemente fuori portata. I musicisti ospiti di “Pike vs the
Automaton” includono Alyssa Maucere-Pike (Lord Dying / Grigax), Chad “Chief” Hartgrave, Brent Hinds (Mastodon), Steve McPeeks (West End Motel), Josh Greene (El Cerdo), Todd Burdette (Tragedy) e Jeff Matz degli High On Fire, che suona il sax elettrico turco nel torreggiante brano di chiusura dell’album “Leaving the Wars of Woe”.
La tracklist di “Pike vs the Automaton” è la seguente:
- Abusive
- Throat Cobra
- Trapped In A Midcave
- Epoxia
- Land
- Alien Slut Mum (VIDEO)
- Apollyon
- Acid Test Zone
- Latin American Geological Formation
- Leaving The Wars Of Woe
“Il titolo dell’album, ‘Pike vs. the Automaton’, non era una questione di ego per me. Billy e Jon hanno detto: ‘Amico, dovresti usare il tuo nome qui. Questo è il tuo progetto solista’. Ho detto: ‘Non voglio farlo’. L’Automaton, nella mitologia greca, è il grande robot che è il guardiano degli dèi, fondamentalmente. È una grande macchina senz’anima chiamata Talos. La grande macchina che sta lavorando contro l’umanità in questo momento. In ‘Giasone e gli Argonauti’, Giasone e gli Argonauti devono combattere questa grande macchina che protegge l’isola. Fondamentalmente, ciò che il titolo dell’album dice, metaforicamente, è ‘Pike contro il mondo'”.
“Ho fatto un disco di rock psichedelico che piacerebbe ai fan degli Sleep e degli High on Fire”, continua Pike quando gli viene chiesto di descrivere “Pike vs the Automaton”. “E forse potrebbe piacere anche a chi non è fan degli Sleep o degli High On Fire. Sicuramente penso che sia interessante; ha il D-Beat punk, il two-step. C’è di tutto e funziona, non suona strano. È solo un disco di rock psichedelico fuori dagli schemi”.
Matt Pike è un musicista americano noto per il suo lavoro come chitarrista, cantante e frontman della band metal High On Fire, vincitrice di un Grammy Award, e come chitarrista e membro fondatore membro dell’influente trio doom metal Sleep. Universalmente riconosciuto come uno dei più potenti gruppi musicali odierni, gli High On Fire di Pike creano un metal dinamico che fonde
la furia e l’aggressività primordiale, la magniloquenza e la pesantezza. Descritti come “un esercizio supersonico della conquista del volume”, gli High On Fire hanno riscritto il libro delle regole dell’hard rock dal 1998, anno della loro formazione, forgiando uno stile e un suono che è allo stesso tempo celebrato dalla critica, estremamente influente e assolutamente unico. Segui Matt Pike su Instagram @MattPike1972.