I Me First And The Gimme Gimmes sono la “all-star-punk-rock-super-cover-band” più famosa al mondo, e conosciamo tutti quanti sia loro che le loro canzoni. Con Spike Slawson, Joey Cape e Dave Raun (Lagwagon), Jay Bentley (Bad Religion) in sostituzione di Fat Mike e Scott Shiflett (Face to Face) in formazione, la band si è esibita, nella prima delle due tappe italiane il 7 maggio in un concerto travolgente di fronte a un pubblico carichissimo al Vidia di Cesena. I Flatliners, una delle migliori band in circolazione, hanno aperto la serata con il loro punk-rock tirato e coinvolgente, portando a casa una performance fantastica alternando ai pezzi più vecchi come “Monumental”, “Liver Alone”, “Count Your Bruises” ed “Eulogy” un’ottima scelta fra quelli del loro ultimo lavoro, risalente al 2013.
I quattro ragazzi canadesi sono una band da non perdere dal vivo e lo hanno confermato anche con questo show in versione ridotta. L’attesa per i Gimme Gimmes era molto grande perché non tornavano nel nostro Paese da quattro anni e, sin dalle prime note di “Summertime”, è partito il delirio che ha accompagnato tutto il loro show, che continua poi con grandissimi pezzi come “Me And Julio Down The Schoolyard”, “Leaving On A Jet Plane”, “Who Put The Bomp”, “I Will Survive”, “Sloop John B”. Quello che non manca è il divertimento in una serata come questa, tra pogo, danze e crowdsurfing incessanti il concerto va avanti con grinta, d’altra parte nella formazione è riunito il meglio della storia del punk-rock, con tanti siparietti simpatici e intramezzi in cui il cantante, Spike Slawson, si lascia andare alle sue conoscenze di italiano scherzando con il pubblico. Con “Country Roads”, “Rocket Man” e “End Of The World” come encore, il concerto può dirsi concluso nel migliore dei modi.
Una delle cose che rende i Gimme Gimmes il supergruppo che sono, è anche la loro abitudine di incorporare richiamo a canzoni punk classiche nei loro riarrangiamenti di brani di altri generi. In scaletta era presente anche la cover di Carly Simon “Nobody Does It Better” ed è giusto dire che quando si tratta di cover punk-rock, nessuno è meglio di questa band.
Di Elisa Susini