Quarto album per la band di Karlsruhe e primo per Century Media, “Zwielicht” è un disco dal sicuro impatto! In questo nuovo album vediamo in line-up l’ingresso del frontman Lukas Nicolai (Sun Eater) e tanta voglia di mostrare come i Mental Cruelty siano una macchina oliata e dannatamente spietata. I riferimenti ai Lorna Shore, tanto per citare un nome che ormai è da considerarsi come “leader of the pack” in ambito deathcore estremo, ci sono eccome (a partire da una copertina molto bella ma anche poco originale), ma la capacità dei tedeschi di non suonare come una copia è senz’altro un punto a favore. “Zwielicht” picchia duro ma con cognizione di causa, andando ad abbracciare soluzioni sinfoniche davvero azzeccate così come inediti spiragli melodici: l’opener “Obsessis a Daemonio” in questo senso è un mirabile esempio di come i Mental Cruelty siano a loro agio nell’abbracciare tutte queste influenze (deathcore, black sinfonico, slam death) in un’unica, rutilante e spietata performance. Gli arrangiamenti sono senz’altro un punto di forze della band, dove troviamo abbondanza di breakdown e orchestrazioni sinfoniche sempre azzeccate e mai “inutili”, oltre ad una certa profusione di sfoggio di capacità tecnica (soli di chitarra e interessanti cambi di tempo) che in questo genere danno una indubbia marcia in più. Se il futuro del genere è quello di aprirsi a commistioni e generi più estremi, i Mental Cruelty sono senz’altro sulla buona strada per spiccare in una nicchia sonora che vede Century Media sempre più in prima fila nel proporre realtà solide e di sicuro interesse.
Zwielicht (2023 – Century Media)