Il nuovo album di Nitro, “No comment”, esce il 12 gennaio 2018 in fisico e digitale per Sony Music. L’artista classe 1993 della Machete crew torna a poco più di due anni di distanza dai successi di “Suicidol” (Sony Music, 2015), disco che, oltre a essere stato certificato oro dalla FIMI, ha collezionato decine di milioni di views con i rispettivi video dei singoli e altrettante centinaia di date live che hanno registrato il sold out ovunque.
“No comment” segna l’ennesima conferma delle abilità di Nitro nell’uso della lingua italiana, del linguaggio rap e nella padronanza della metrica su vari stili appartenenti alla famiglia hip hop. 13 nuovi brani di cui 9 prodotti da “Low Kidd”, sound engineer di Machete Empire Records e fondatore di 333 Mob, con la collaborazione di Slait per la traccia “Last Man Standing”. Le tracce “Buio Omega” e “Infamity Show”, nuovo singolo uscito l’8 gennaio, sono state prodotte da Salmo, mentre i brani “Chairaggione” e “Ho fatto bene” sono stati affidati al giovanissimo e chiacchierato talento tha Supreme e da Zef e Denny The Cool. Quattro ospiti di prestigio nei featuring, come Salmo, frontman di Machete, Madman, Dani Faiv (nuovo talento di Machete Empire Records) e Lazza, nome di punta di 333 Mob e protagonista della scena nel 2017.
La direzione artistica del disco è stata interamente curata da 333 Mob (Lorenzo Spinosa e Ignazio Pisano), quella creativa da Hell Raton (fondatore di Machete insieme a Salmo e Slait)
L’uscita di “No comment” è stata anticipata dalla pubblicazione del video-intro “Buio Omega” andato subito in vetta alle tendenze di YouTube – a conferma delle aspettative che il pubblico ha su questo terzo album del rapper membro della realtà più solida del rap italiano, Machete – e dal nuovo singolo “Infamity Show”, uscito in digitale e su Vevo l’8 gennaio.
Si può riuscire a esprimere veemenza e foga e nello stesso tempo riuscire a essere riflessivi e (auto)ironici? Di questi tempi, si può essere un rapper che maneggia ogni parola e pensiero con cura senza venire relegato semplicemente nell’underground? O ancora, si può essere oggi un rapper che sceglie di focalizzare il proprio tempo per esaminare al meglio se stesso e quello che lo circonda anche per creare un disco rap contemporaneo pieno di sostanza? C’è solo una risposta a queste domande: “No comment”
Nel disco si alternano costantemente umori, linguaggi e stili apparentemente inconciliabili. Nella traccia “Passepartout”, per esempio, su sonorità ultramoderne, quando il beat incalza, Nitro afferma: “sono un mc con un background, sono il passepartout, sono mainstream underground, sono il passepartout”, un ossimoro perfetto, che racchiude in sé il senso dell’album, il limite invalicabile dei giorni odierni, una contraddizione di termini che può avere luogo solo dove realmente c’è consistenza e talento. Non manca lo spazio per un’analisi sociale e per provocazioni nei confronti della scena rap, come avviene nella traccia “Last Man Standing”: “Sono stato muto due anni per stare a sentire che avete da dire, il solo risultato che ho avuto è capire che ormai più nessuno vuol fare le rime”. Un altro verso chiave dell’album.
“No comment”, insomma, nonostante il titolo che sembra non lasciare spazio a reazioni, è un album in cui, in realtà, ogni passaggio è pieno di conflitti e, dunque, spunti di riflessione, ogni racconto un mondo in cui entrare e riflettere, è una denuncia sociale dei tempi odierni, nei quali regna palesemente ormai una confusione atavica. Un faro puntato su un mondo dominato sempre più dalla rete, che intrappola le persone in un turbinio di indifferenza, dipendenza e depressione.
Tratto fondamentale dello stile di Nitro è anche quello di utilizzare citazioni, soprattutto cinematografiche e di serie tv. Solo soffermandosi sul titolo di alcuni brani se ne trovano diverse. “Buio Omega”, per esempio, è anche un fill horror di culto di Joe D’Amato del 1979, “San Junipero” è invece uno degli episodi più suggestivi della serie tv britannica “Black Mirror”, mentre “Last Man Standing” è una popolare sitcom statunitense. Anche in questo caso si tratta di atmosfere diverse unite da un artista che, a soli 24 anni, ha già una scrittura e un timbro vocale riconoscibili da tempo e una capacità fuori dal comune di variare il flow unitamente a un bagaglio culturale personale che è un dono per il patrimonio del rap italiano.
L’album “No comment” è disponibile nella versione standard e nella versione deluxe con t-shirt. L’artwork è firmato Moab, grafico di 333 Mob che, tra gli altri, collabora anche con il gruppo hip hop di Atlanta, Migos.