Lo scorso marzo i Northlane hanno pubblicato a sorpresa un nuovo album, sulla falsa riga di quanto fatto poco prima dagli Avenged Sevenfold per il loro ultimo capitolo discografico. Cosa abbia spinto la band australiana a muoversi in sordina è stato spiegato dai diretti interessati, ossia la volontà di donare ai fan un prodotto inedito in ogni sua forma, visiva, artistica e comunicativa. Operazione riuscita sotto tutti i punti di vista: in primis perché di “Mesmer” fino alla release date non si sapeva nulla e in secondo luogo perché esso prende le distanze da quanto fatto in precedenza in ambito musicale e visivo, con scatti posati dove a emergere è la cura dei dettagli dettata dalla scelta di optare per un look total white abbastanza insolita per una metal band. Detto questo, se siete stati folgorati dall’approccio moderno di “Node” questo nuovo lavoro non vi deluderà affatto, facendo fare alla band un ulteriore balzo in avanti in fatto di espressività. Poche band riescono a essere affascinanti e dirette come i Northlane, lontani da quanto poteva essere definito djent in “Singularity” ma al tempo stesso potenti quanto la miglior modern metal band in circolazione ed eleganti come solo i migliori rockers odierni sanno essere. “Mesmer” è tutto questo, un album che trasuda potenza e tecnologia da ogni poro ma che al tempo stesso sa offrire scenari intimi che creano quell’ambiente soft capace di piacere persino a un metalhead. Difficile porre questo lavoro in una determinata categoria, qui si parla di musica in fondo… Anzi no, di gran musica! Appuntamento domenica al Dissonance Festival, con loro in veste di headliner!
Mesmer (2017 – UNFD)