Dopo l’ottimo responso ottenuto lo scorso weekend dal Dissonance Festival, Versus Music Agency non ha di certo goduto del meritato riposo, andando a proporre pochi giorni dopo sempre allo Spazio Aurora di Rozzano una serata all’insegna dell’alternative più “heavy” con nelle vesti di headliner i canadesi Obey The Brave. Unica nota dolente la scarsa affluenza di pubblico, che non ha però scoraggiato le band presenti, autrici di performance compatte e coinvolgenti.
ARMS LIKE ANCHORS
Il compito di aprire la serata spetta agli Arms Like Anchors ben capitanati dal singer Matt Massa: l’ex Mellowtoy ha esperienza da vendere e la manciata di brani presentati dagli Arms Like Anchors cercano di scaldare il già bollente Circolo Svolta nonostante il fronte palco non sia decisamente gremito. Buona presenza scenica, sound compatto e affilato, gli Arms Like Anchors non sfigurano di certo come opener degli Obey The Brave e ci danno la giusta carica per affrontare il resto della serata.
WRONG WAY TO DIE
Attivi dal 2010 e provenienti dal Veneto (Padova per la precisione) i nostri salgono sul palco del Circolo Svolta mostrando sin da subito un bell’impatto energico e aggressivo grazie ad un metalcore muscoloso e dannatamente heavy. Notevoli le doti ginniche del cantante che si cimenta in salti d’antologia (e da urla ben calibrate) e in generale il set desta un discreto interesse nonostante il caldo e le zanzare siano ormai padroni incontrastati della venue. Da rivedere in altri contesti ma band più che valida.
FOR THOSE AFRAID
Freschi (si fa per dire vista la temperatura all’interno della venue) di un singolo pubblicato qualche mese fa e di un nuovo album previsto per l’autunno, la band milanese ha sicuramente generato qualche scetticismo sulla sua presenza in un bill decisamente “heavy”. Dubbi che sono stati spazzati via appena i Nostri hanno calcato il palco, dando vita a un piacevole diversivo fatto di punk/hardcore melodico che è persino riuscito nell’intento di far smuovere i presenti attraverso canzoni che – come da tradizione – puntano tutto sull’impatto, viaggiando a velocità folli e mostrandoci un gruppo in gran forma. Un allenamento live che sicuramente ha dato alla band ulteriori conferme sul percorso artistico scelto.
OBEY THE BRAVE
Bloccati nel pomeriggio dalla Dogana Svizzera, il quartetto canadese è arrivato alla venue intorno alle 20 con relative problematiche annesse (vedi il fatto di non poter fare il soundcheck). Basta questo a fermare gli Obey The Brave? Assolutamente no e dopo un cambio palco durato quasi più del loro show stesso eccoli pronti a presentare il loro nuovo album “Mad Season”. Alex Erian e soci hanno quel tipico approccio hardcore che fa sì che uno show rimanga su livelli altissimi sia dinnanzi a grandi platee che davanti a poche persone (come in questo caso), caratteristica che poche band possono vantarsi di avere. Detto ciò i loro shows sono fisicità e approccio in your face, caratteristiche portanti della band di Ottawa che forse non ha ancora ben assimilato in chiave live i cori catchy e soluzioni melodiche che troviamo all’interno del loro nuovo disco. Nonostante un set dal minutaggio decisamente ridotto gli Obey The Brave e il loro pubblico non si sono di certo risparmiati, i primi sputando rabbia e riff assassini e i secondi nel dar vita a circle pit e mosh pit degni delle migliori serate. “E vissero sudati e contenti”, modo semplice per sintetizzare un mercoledì sera da leoni in quel del Circolo Svolta.