Oggi i PARADISE LOST pubblicano ‘Ghosts’, il secondo singolo tratto dal nuovo album “Obsidian”, in uscita il 15 maggio su Nuclear Blast Records. Il nuovo inno dominerà le piste da ballo dei club goth ed è accompagnato da un lyric video.
Nick Holmes dichiara: “Questa canzone è il nostro tributo alla musica goth rock che era onnipresente quando eravamo adolescenti. Anche se da giovani eravamo fan del death metal, molta di quella vecchia musica anni ’80 era la colonna sonora della nostra vita. Dal punto di vista lirico parla di essere perseguitati dal passato e di una fede superficiale in qualcosa che si spera possa distruggere i demoni“.
I pre-ordini di “Obsidian” in svariati formati sono qui: https://nblast.de/ParadiseLostObsidian
Crashrecords ha messo in vendita una serie di bundle esclusivi con i biglietti del release show dei PARADISE LOST al The Warehouse idi Leeds il 17 settembre: https://www.crashrecords.co.uk/product/paradise-lost-obsidiant-bundle-pre-order/
Il sedicesimo disco in studio dei PARADISE LOST, “Obsidian”, rifugge l’impostazione macabra e circoscritta dei suoi immediati predecessori, in favore di una più ricca e dinamica messe di sfumature nere. Dall’eleganza ingannevole e le atmosfere duplici dell’opener “Darker Thoughts” fino al doom barocco di “Ravenghast”, “Obsidian” rivela una band perfettamente in grado di padroneggiare un’ampia gamma di idee vitali. In particolare, il disco contiene diverse canzoni che attingono in gran parte dall’amatissimo rock gotico degli anni Ottanta: tra i nuovi inni dei PARADISE LOST “Ghosts” dominerà le piste da ballo dei club goth.
Formatisi ad Halifax, West Yorkshire, nel 1988 i PARADISE LOST erano degli improbabili candidati alla gloria del metal quando uscirono fuori dall’ombra e si infiltrarono nell’underground britannico. Ma non contenti di aver generato un intero sottogenere con il capolavoro death/doom “Gothic” o di aver conquistato il metal mainstream con la potenza sfacciata di “Draconian Times” del 1995, hanno successivamente attraversato con abilità e grazia i confini di più generi, evolvendosi attraverso la maestria dell’alt-rock oscuro dei classici degli anni Novanta “One Second” e “Host”, fino alla vigorosa ma elaborata magniloquenza di “Faith Divides Us – Death Unites Us” (2009) e “Tragic Idol” (2012), come solo i grandi maestri possono fare. Gli ultimi due album della band – “The Plague Within” (2015) e “Medusa” (2017) – hanno segnato un ritorno alla filosofia brutale e old school. Acclamati come una delle band live più carismatiche del metal, i PARADISE LOST giungono nel nuovo decennio come dei veterani, leggende e figure celebri per diverse generazioni di oscuri metallari. Perfettamente in linea con il loro infallibile rifiuto di dare alla luce quanto ci si aspetterebbe da essi, il 2020 porta con sé una delle creazioni più variegate e devastanti dei PARADISE LOST.
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