Pur avendo pubblicato sempre album più che validi gli inglesi Polar non hanno mai spiccato davvero il volo: troppo “folta” la concorrenza in campo metalcore/postcore melodico e difficile fare breccia nel cuore di una fanbase sempre volubile e suscettibile delle mode del momento. Con “Nova” i ragzzi del Surrey si superano e danno alle stampe quello che possiamo considerare come il loro migliore album. Tutto è al posto giusto, a partire da una grande prova al microfono di Adam Woodford che ci regala una perfomance straordinaria in brani come “Devil”, “Cradle” e “Drive”, non a caso i primi tre della tracklist. Non andiamo troppo lontano nel vederli come un’ottima risposta ai conterranei Architects che, pur rimanendo saldamente al comando della pattuglia metalcore europea, vengono avvicinati per grinta e sentimento dalle composizioni di questi ragazzi. L’esperimento melodico di “Dusk” non stona in questo contesto e regala una varietà e ulteriori armi a una band mai così efficace.
Nova (2019 – Arising Empire)