Dischi come questo “Everything Is One” andrebbero farti ascoltare a chi vuole approcciarsi a un percorso artistico musicale. Perché al suo interno trovano spazio tutte quelle peculiarità che ogni artista dovrebbe avere: estro, coraggio e buon gusto. Pur non condividendo granché la scelta di affibiarsi l’etichetta “stoner rock”, i piemontesi RAMA sono riusciti nell’impresa di rendere godibile alla massa un lavoro che con soli cinque brani arriva quasi a 50 minuti di durata, il tutto attraverso una ricercatezza di suoni e scenari che difficilmente potremmo descrivere a parole. Di sicuro siamo di fronte a una band dai mezzi tecnici sopra la media, capace se non altro di non soffermarsi troppo su quanto sentito in altri lidi cercando invece un proprio percorso personale. Perché non mi trovo nel termine desert rock starete pensando… Semplice: all’interno di questo lavoro a mio avviso c’è poco di quello che band come Queens Of The Stone Age e Fu Manchu hanno insegnato e non per questo è un male, anzi. I RAMA sono una band che punta molto sul creare un percorso sonoro che porti l’ascoltatore a metabolizzare di suo un’immagine visiva del tutto, che nel mio caso li avvicina più alla natura incontaminata che a qualche deserto in sé. Un lavoro dove la musica è la protagonista assoluta e dove i Nostri utilizzano la voce come una sorta di “ospite” all’interno dei brani, mostrandoci orgogliosamente che si può essere accattivanti anche sfornando brani lunghi più di dieci minuti. Insomma “Everything Is One” è il classico disco che farà sbavare ogni musicista degno di questo termine, da apprezzare e metabolizzare con calma.