“Superbloom” è un disco nato sotto “due stelle” completamente differenti, con data spartiacque “settata” su novembre 2022. In quella data, un terribile incidente al tour bus della band in quel del Wyoming causato da una tempesta di neve, avrebbe potuto mettere fine alla storia della band se non dei suoi membri: fortunatamente siamo qui a parlare del quinto album della band americana, che con caparbietà e forza di volontà hanno completato i lavori per arrivare a questo “Superbloom”. Se da un lato troviamo brani figli di quella commistione tra alternative metal ed elettronica che hanno fatto la fortuna, giusto per fare un nome su tutti, dei Bring Me The Horizon (si ascolti nel caso la saltellante e melodica “Euphoria” o il singolo “Collider”), altrove troviamo un’anima quasi sospesa, in un limbo sonoro tra l’ambient e lo shoegaze, sempre pronti però ad esplodere (“The Overgrowth” e “Antimatter” su tutte) spezzando l’atmosfera atmosfera sognante. In tutto questo la prova di Garrett Russell al microfono, pur se a volte fin troppo iperprodotta, risulta vincente ed emozionante, grazie anche a lyrics molto intense e ovviamente sentite. Un ritorno con i fiocchi per un disco davvero godibile.
Superbloom (2023 – Solid State)