SIR REG – La rivincita degli outsider

Non è un mistero che il celtic punk sia uno di quei generi musicale che piace praticamente a tutti: sia il metalhead più estremo che il punk più navigato difficilmente non si fa trascinare dalla contagiosa verve di bands quali Dropkick Murphys e Flogging. Gli svedesi Sir Reg hanno mestiere da vendere e la pubblicazione del nuovo convincente album “The Underdogs” li sta portando in giro per i palchi d’Europa e non solo. Abbiamo contattato la band lo scorso Dicembre per una breve chiacchierata proprio durante uno spostamento in bus, tra un imprevisto tecnico e una assenza improvvisa di segnale!
Siamo in viaggio per la Russia dove suoneremo una manciata di concerti infuocati! Non vedo l’ora di arrivare perché la voglia di suonare è davvero tanta.

SIR-REG

Ti pesa la vita in tour?
No perché faccio quello che amo con i miei migliori amici e mi permette di visitare nuove città e nazioni da una posizione privilegiata. Certo devi essere un tipo che si adatta alle situazioni scomode, non siamo delle rockstar multimilionarie e non abbiamo ancora un jet privato con tutti i confort (ride ndA).

“The Underdogs” è fuori da qualche mese, siete soddisfatti del risultato finale?
Devo dire che siamo soddisfatti, è un concentrato di canzoni a cui teniamo molto e abbiamo scritto di getto ma rifinito in modo quasi maniacale. Siamo un gruppo ormai affiatato e penso che questo disco rappresenti la nostra più pura essenza. Una canzone come “Conor McGregor” penso sia il brano più rappresentativo del disco e della band.

Chi sono gli “Underdogs” (outsider ndA) al giorno d’oggi?
E’ una definizione molto ampia: noi siamo degli underdogs perché suoniamo quello che ci piace senza troppe paranoie se i dischi venderanno, se la gente verrà ai nostri concerti ecc.. In generale i momenti che stiamo vivendo non sono facili, è davvero una categoria molto ampia e pur non volendo entrare in discorsi sociali devo dire che possono definirsi in tanti come degli underdogs.

Visto che hai citato la canzone dedicata a Conor McGregor devo chiederti cosa ne pensi del match con Khabib Nurmagomedov!
E’ uno dei nostri idoli perché si è fatto da solo partendo dal basso. No non ho visto in diretta l’incontro perché eravamo in giro sul tour bus ma ho recuperato poi il match in differita. Beh un commento non fazioso non posso fartelo (ride ndA), diciamo che aspetto la rivincita.

Il celtic punk è sempre più di moda, come vi rapportate alle potenziali critiche sul fatto che non siete irlandesi al 100%?
Noi tutti abbiamo legami più o meno forti con l’Irlanda, a partire dal nostro cantante Brendan che è irlandese purosangue (ride ndA). C’è chi ha la ragazza irlandese ha vissuto in Irlanda per un periodo ad esempio. Amiamo la cultura e amiamo questo tipo di sonorità e di certo per noi non è una moda. Siamo sinceri e quando ascolti un nostro disco o ci vedi dal vivo la cosa la capisci al volo, se sei un fake inoltre penso che non duri molto… Siamo svedesi ma irlandesi dentro (ride ndA).

A Novembre si è svolta la prima edizione del vostro festival chiamato CRAICSTOCK, com’è andata?
Da paura! E’ una cosa che volevamo fare da molto tempo e lo scorso Novembre siamo finalmente riusciti a realizzare. Devo dire che organizzare un festival completamente in modo autonomo è stata una bella sfida ma posso già annunciarti che l’anno prossimo ci sarà la seconda edizione.

Che progetti avete per il 2019?
Suonare un po’ ovunque: per esempio abbiamo già fissato delle date in Russia per la prossima primavera e poi negli States. Niente Italia purtroppo per il momento quindi se volete sentirci suonare dal vivo da voi fateci contattare da qualche promoter.

Grazie per la disponibilità e buona continuazione di tour!
Grazie a voi e cercate di divertivi il più possibile, ogni giorno della vostra vita.

WESBSITE
www.sirregband.com

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