Mettete insieme ancora una volta uno dei chitarristi più iconici e carismatici della storia e la voce che negli ultimi anni ha incarnato l’essenza stessa del frontman rock e quello che ne viene fuori è un disco che non tradisce le (alte) aspettative. La collaborazione tra il capelluto Slash e Myles Kennedy continua quindi anche in questo “Living The Dream”, album che riprende il discorso del precedente “World on Fire” pubblicato nel 2014 e che, come previsto, non cerca di proporci chissà quale stravolgimento sonoro… Poco male perché “The Call of the Wild” e “My Antidote” potrebbe essere già degli instant classic così come la irriverente e scatenata “Sugar Cane” dall’incedere ritmico travolgente e un riff-o-rama variegato e indovinato. Le doti tecniche e “fantasiose” dei singoli elementi non si possono di certo discutere, stupisce invece come siano riusciti ad amalgamarsi alla perfezione evitando il problema principale delle tante “superband” che ogni tanto si affacciano sul mercato musicale (leggasi operazione di copia e incolla senza troppa passione). Le poche pecche di “Living The Dream” le troviamo nei brani più compassati come in “The One You Loved Has Gone”, ballad piuttosto anonima, e in generale quando il ritmo rallenta non sembra che l’ispirazione sia pari a quella che si percepisce nelle song più tirate. Una solida conferma per un disco superiore al precedente, contenente materiale genuino e di qualità.
Living The Dream (2018 – Snakepit Records/Roadrunner)