Gli Slenders sono una band che crede ancora nell’essenza della musica, quel coltivare un sogno attraverso sacrifici e piccoli passi. Partito dalla Sardegna, il gruppo si è spostato oggi nel nord Italia (Milano per l’esattezza), cercando quindi di dare una svolta concreta al progetto stesso. In tutto questo ecco “Angry Youth”, un album che in dieci brani mostra a chiare lettere quanto questa band sia pronta a un eventuale salto mediatico. Un lavoro che punta l’attenzione sulla realtà odierna, con un ragazzo di colore in copertina a chiudere il cerchio su un momento tutt’altro che roseo per la nostra bella Italia in chiave politico/sociale. “Angry Youth” è un disco che risalta le doti di una band che di sicuro può essere posta tra le più interessanti della scena pop-punk/alternative italiana, attraverso un sound fresco e catchy al punto giusto e quell’approccio live oriented che dona la giusta spinta a ogni singola canzone. Un mix di elementi che portano subito alla mente i Real Friends più ispirati uniti alla genuina spontaneità di band come i Belvedere, il tutto sorretto dall’uso continuo (ma ben congeniato) di cori che vanno a dare ancor più impatto e “veracità” al tutto. “Nastya” e il singolo “Close To” sono esempi di quanto appena detto, brani immediati, freschi e ben fatti che non hanno nulla da invidiare a quanto proposto da band ben più blasonate. Se siete soliti ascoltare pop-punk new school, eccovi uno dei dischi più interessanti dell’anno.
Angry Youth (2019 – This Is Core Music)