Gli Stage Of Reality sono un progetto che vede le sue fondamenta in Andrea Neri, musicista poliedrico che nel suo curriculum vanta collaborazioni con artisti del calibro di Paul Di Anno. Il suo bagaglio tecnico è assai vario e sicuramente questa sua creatura ha posto in risalto il suo lato più creativo, come dimostrato dapprima con il singolo “Dignity” e ora con il nuovo arrivato “Never”. Se nel primo caso si ha a che fare con un approccio musicale tendente all’anima heavy dei Nostri, con ritmiche martellanti e un riff portante che entra facilmente in testa, in “Never” eccoci di fronte a quello che non ti aspetti, il lato più rock oriented e melodico degli Stage Of Reality.
Sette minuti di brano non sono semplici da gestire – il rischio di ripetersi o peggio annoiare è sempre dietro l’angolo – ma di sicuro non per loro, capaci di dividere il brano in sezioni ben distinte: si parte con scenari ricchi di pathos dove la vena nostalgica ha il sopravvento per poi passare con estrema disinvoltura alla potenza sprigionata dalle chitarre, con suoni ricchi di groove e quella potenza tipicamente hard’n’heavy. Come detto in precedenza l’importante in queste situazioni è non portare l’ascoltatore ad annoiarsi e sicuramente questo brano è tutto tranne che monotono: il suo lento incedere mi ricorda molto le produzioni del genere di fine anni ’80 primi anni ’90, con una impostazione generale abbastanza rigida, specie nel sound.
Nella parte finale ecco poi ciò che ci si aspetta da un brano del genere, un assolo che ripaga dell’attesa, di ottima fattura e perfettamente inglobato nella struttura sonora del brano. Il cantato sfrutta a dovere l’ottimo lavoro svolto dai musicisti, optando inizialmente su tonalità basse per poi esplodere tutta la sua potenza nella parte finale, dove l’anima degli Stage Of Reality esce allo scoperto. Due brani non fanno un disco, questo è chiaro, ma di sicuro il futuro di questa band è certamente roseo viste le premesse.