Provenienza: Ravenna
Line-up: Enan Patrick Le Roy Ahiko – Voce
Matteo Rossi – Chitarra / voce
Riccardo Tasselli – Chitarra / voce
Davide Pazzaglia – Batteria
Franco Giacometti – Basso
Anno di formazione: 2015
Genere: Pop-punk
Artisti che hanno influenzato la nascita del progetto: No Use For A Name, NoFx, Yellowcard, Blink 182
Quale particolarità degli artisti menzionati hanno colpito la vostra attenzione: Di queste band soprattutto il songwriting e la varietà di soluzioni adottate disco dopo disco
Raccontateci la vostra prima volta in studio: Ravenna, 2015, Studio73 dal buon Riccardo Pasini, non era la nostra prima esperienza, quindi sapevamo già un po’ dove mettere le mani. Non facevamo pre-produzioni come adesso e tutto era un po’ più acerbo, ma sempre divertente!
Come nasce una vostra traccia: A contrario di come succedeva prima di formazione, ora si parte dal testo e di conseguenza tutto lo strumentale.
Parlateci in chiave songwriting del vostro nuovo ultimo brano, come è nato e come è stato sviluppato:Come dicevo nella domanda precedente, si parte dalla voce, e da lì è arrivata la musica, la produzione, la registrazione e via di mix e master. Un metodo che ci piace assai!
Parlando invece del tema trattato nel testo, come descrivereste il concept: Non cambia molto da quello precedente, sicuramente esperienze di vita, il tema principale, solo che questa volta, in italiano, è più difficile da scrivere!
Parlando invece di strumentazione, descriveteci la vostra backline: Batteria classic kick snare tom floor tom, HH, 2 crash. Basso testa gallen, doppia cassa 4×12 una in Stage right e una in Stage Left, affiancate da quelle da chitarra 2 mesa boogie 4×12 con testate orange rockverb 50/100.
Quali sono a vostro avviso i tre punti fondamentali sul quale far nascere e crescere un progetto musicale: In questo momento saper fare tutto, per quando odio dirlo, ma l’immagine e i Social sono diventati più importanti di creare la musica stessa. Con i Sunset abbiamo sempre fatto il contrario, ma ora ci tocca ricrederci.
Facendo un riassunto, come è stato il vostro 2022 in termini di band: Abbiamo suonato tanto e fatto uscire un album molto difficile.
Cosa invece riserverà il 2023 come band: Beh, siamo partiti molto bene con un cambio di line-up e un nuovo singolo completamente in italiano, siamo carichi per i prossimi concerti, come si dice qua in Romagna: “gas apertoooo!”
Vi ritenete più a vostro agio in studio o su un palco? Palco tutta la vita.
Meglio la libertà offerta dal DIY o avere al seguito una label/management in supporto? Si può essere DIY avendo anche un management, le label sono morte già anni fa, rimangono solo major.
Un obiettivo per il 2023 e il sogno nel cassetto nel breve/medio termine: Lo stesso dal 2015, SUONARE IL PIU POSSIBILE E DIVERTIRCI!
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