Con “Sound Of Loneliness” ci troviamo di fronte ad un ottimo esempio di hard rock roccioso, in un ideale ponte tra UK e USA, suonato con personalità senza dimenticare la grande lezione dei grandi di genere, dai Deep Purple ai Whitesnake, due dei nomi che tornano spesso nei cinque brani proposti in tracklist. La band dei fratelli Caruso, coadiuvati da un performer straordinario al microfono che risponde al nome di Alessio Spini, in grado di dare una spinta a brani come “Master Of Destiny”, dal forte retrogusto blues, o più robusti e prettamente rock (“Bloody Axe”). Sono solo cinque i brani proposti, ma tanto basta per farci interessare a questo progetto che risulta solido, quadrato e con tanto appeal. Sicuramente un nome da appuntarsi per tutti gli amanti dell’hard rock più classico e ruspante venato di blues.
Sound of Loneliness (2024 – RTI SPA)