Presente quando ascolti un disco di una band che conosci poco e dici “WOW”?! Ecco, questa è l’esclamazione fatta da me medesimo dopo aver ascoltato il nuovo lavoro degli ULTIMA, band italianissima che si definisce progressive metal ma che in realtà a mio avviso in fatto di arsenale artistico. Il loro nuovo album “Bloom The Ego” è di sicuro una ventata di aria fresca per chi è solito ascoltare prodotti impegnativi, ossia dove c’è uno studio nel songwriting superiore alla media. Un lavoro che nelle sue dieci tracce svaria da quello che comunemente viene oggi definito djent alla ricerca della melodia in uno scenario alternative metal, un disco che non ha paura di osare, avvicinandosi persino all’elettronica senza mai stonare. A mio avviso come spesso accade in contesti del genere le difficoltà maggiori in un quadro sonoro così articolato si hanno nelle parti vocali, ma in questo caso possiamo dire che la performance offerta attraverso il classico dualismo vocale growl/melodico non è affatto male, apprezzando sia l’attacco frontale del primo che il lato più soft del secondo. In definitiva un disco e una band da scoprire, adatti a un pubblico attento e interessato a proposte fuori dall’ordinario
Bloom The Ego (2023 – Superbia Music Group)
