La band marchigiana Workless Academy pubblica un nuovo EP, intitolato “Orizzonte degli Eventi”. Questo nuovo lavoro segna un importante capitolo nella storia musicale del gruppo, con l’arrivo di Carlo Benedetto alla chitarra, continuando la loro tradizione di rinnovare il chitarrista solista per ogni album.
“Orizzonte degli Eventi” prende ispirazione dal concetto astronomico del confine irreversibile dei buchi neri, il limite oltre il quale non si torna più indietro.
La band commenta:“Questo EP rappresenta un ritorno alle sonorità più pop punk/punk rock che hanno caratterizzato i nostri inizi, e possiamo affermare con sicurezza che è il disco della nostra maturità musicale. Il lavoro affronta tematiche esistenziali, intime e introspettive, proponendo un viaggio mentale all’interno delle nostre fragilità e paure.”
Contrariamente al precedente EP “Il coraggio di esistere”, che era un concept album, “Orizzonte degli Eventi” non segue un tema unico. Ogni canzone è autonoma e racconta la propria storia, lasciando all’ascoltatore la libertà di trovarvi il proprio significato personale.
In merito, i Workless Academy affermano: “Crediamo che questo approccio renda la nostra musica accessibile a un pubblico più ampio, oltre i confini provinciali che tanto ci hanno ispirato, ma che ora rischiano di limitarci.”
Il disco è stato registrato e prodotto da Soundpuzzle Studio a Recanati (MC) e mixato e masterizzato presso il Dyne Engine Studio di Castelfidardo (AN). La copertina è stata realizzata da Claudia Norscini, aggiungendo un tocco visivo che completa l’esperienza musicale.
Gli Workless Academy sono nati nel 2012 da un’idea di Davide, con l’obiettivo di formare una band punk rock italiana con influenze hardcore melodiche e skate punk californiane. Dopo la prima demo del 2013, è uscito il primo album di inediti “Sunset of a Nation” nel 2015. Nel 2018, hanno pubblicato l’EP “Il coraggio di esistere”, un concept album che raccontava la storia di un uomo attraverso le diverse fasi della vita.
“Orizzonte degli Eventi” è il culmine di anni di evoluzione sonora e di ricerca, un lavoro che parla dei confini mentali e dei limiti oltre i quali spesso non c’è via di ritorno. Un viaggio intimo che scava nella superficie dell’apparenza, rivolgendosi all’inconscio e alle paure nascoste.